INTONACO
SABBIA E GRASSELLO DI CALCE 3:1
La ‘formula magica’ per le malte da intonaco.
A proposito delle composizione delle malte di calce Vitruvio suggerisce: ‘quando la calce
sarà estinta, allora si mescoli alla materia in guisa che, se l’arena fosse
fossile, si confondano tre parti di questa ed una calce…
Sin dall’antichità il rapporto aggregato e legante viene indicato in 3:1.
Tre parti di sabbia e una parte di grassello di calce invecchiato. Con una piccola variante che migliora la lavorabilità.
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La ricostruzione autogena delle fessure
Si tratta di un meccanismo ‘autoriparativo’.
Si manifesta quando l’acqua entrando nelle cavillature presenti nell’intonaco dissolve l’idrossido di calcio (naturalmente presente in un intonaco a calce).
Non appena l’acqua evapora, l’idrossido di calcio si deposita nelle cavillature e successivamente si carbonata, determinando un processo di sigillatura delle stesse.
Un secondo meccanismo che avviene congiuntamente al precedente, è la solubilizzazione del carbonato di calcio come bicarbonato (Ca(HCO3)2) in presenza di acqua. Il bicarbonato di calcio in soluzione si diffonde nelle fessure, e, per successiva evaporazione dell’acqua, riprecipita come carbonato di calcio e le sigilla.
Tutto ciò migliora nel tempo le caratteristiche degli intonaci a calce che accrescono la resistenza meccanica e la resistenza alla penetrazione dell’acqua liquida.
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