Calce viva (CaO) e mescolamento a caldo, è così che si costruiva a Roma più di duemila anni fa. Ce lo spiega Andrea Bisciotti del Dipartmento di Fisica e Scienze della Terra dell' Università degli Studi di Ferrara.
Il pastellone è un rivestimento minerale di aspetto liscio, simile al marmo, a base di calce idraulica naturale, ideale per superfici orizzontali . È particolarmente indicato per chi soffre di allergie legate a polveri
Millenni di Calce: le prime testimonianze del suo utilizzo risalgono alla preistoria, la riscoperta, in tempi recenti, si deve alla bioedilizia e al sempre più diffuso utilizzo di materiali naturali nel settore delle costruzioni.
Vi è del magico nel cogliere un sasso dalla terra, cuocerlo e demolirlo al fuoco, render lo plastico con l'acqua, lavorarlo secondo volontà e riottenerlo solido grazie all'influsso dell'aria” così è descritto il “Ciclo della Calce”.
Gli antichi romani lo chiamavano Opus Signinum, termine latino derivante dalla città di Segni (Signa), presso Roma, dove secondo antiche fonti fu inventato. Vitruvio ne descrive la fabbricazione e l'uso, nel De Architectura libri decem per la realizzazione dell'intonaco a cocciopesto.
Dalla lavorazione della calce si ottiene il pigmento bianco detto Bianco San Giovanni, carbonato di calcio puro, derivato dalla carbonatazione della calce idrata, per prolungata esposizione all’aria e successiva macinazione.
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